La chiesa risale al XV secolo, con la sua prima fabbrica eretta nel 1410 dalla "Confraternita di Santa Maria della Misericordia", con l'adiacente "ospitale".
Tra il 1443 e il 1473 fu costruito lo splendido portico di sei arcate sorrette da pilastri in cotto, con capitelli in arenaria. Eleganti finestrelle ogivali si aprono sulla facciata sovrastante. L'interno è opera del budriese Giuseppe Tubertini, che vi lavorò fra il 1783 e il 1792, anni in cui fu dato un nuovo assetto alla chiesa, con una navata centrale coperta da una volta a botte e due cappelle laterali . Un colonnato semicircolare divide il presbiterio dall'antica cappella maggiore. Particolarmente preziosi i dipinti: il Crocefisso e San Camillo de Lellis di Gaetano Gandolfi, la Madonna di Loreto di Giuseppe Ghedini, e soprattutto l'imponente Incoronazione della Vergine (1629) di Giacomo Lippi, detto Giacomone da Budrio, racchiusa in un prezioso tabernacolo di legno dorato scolpito a motivi floreali. All'inizio della navata si trovano due rari bassorilievi settecenteschi raffiguranti San Filippo Neri e Sant'Emidio, attribuiti a Domenico Palmerani. Esternamente si innalza lo snello campanile eretto da Vincenzo Torreggiani tra il 1664 e il 1668.
Recentemente la chiesa e i suoi arredi sono stati sapientemente restaurati, ed anche il prezioso organo (costruito nel 1790 da Domenico Maria Gentili da Medicina e considerato uno dei migliori della nostra provincia) ha riacquistato la sua armoniosa voce.
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